Il 76% degli italiani cambierebbe il test per la patente

Qui a ECU Testing siamo sempre vicini ai temi riguardanti la sicurezza in auto, le nuove auto all’avanguardia, come ad esempio le macchine elettriche, e quali sono i danni più comuni. Ma certamente uno degli aspetti più importanti è quanto effettivamente le persone siano informate per riuscire a mantenere in buone condizioni la propria auto e quindi di conseguenza in sicurezza. Per indagare quanto fossero esperti i conducenti in Italia, abbiamo condotto un questionario con 1000 italiani su argomenti di manutenzione automobilistica, sicurezza stradale, leggi ed esami di guida.

 

Ordinari lavori di manutenzioni, non così ordinari tuttavia

Quanto sono propensi gli italiani a fare manutenzione alle loro auto? 

In media, guardando ai primi 10 controlli di manutenzione di base delle auto, più che 1 su 10 italiani non ha mai effettuato lavori di routine attivamente la propria auto.

Guardando le statistiche gli italiani hanno ammesso di non apportare lavori di manutenzione mai alle seguenti parti dell’auto: sostituzione del liquido di raffreddamento, il 19% degli intervistati non lo ha mai cambiato personalmente, il cambio di una gomma (17%), cambio dei filtri dell’aria (15%), il controllo della salute della batteria (15%) e infine il cambio dell’olio (14%).

Non sorprende quindi che gli italiani non si sentano così sicuri delle loro capacità nel cambiare piccole cose come l'olio (49%), i filtri dell'aria (53%) e il liquido di raffreddamento (54%). 

Quasi 1 italiano su 3, inoltre, non si sente sicuro della propria capacità di controllare i battistrada dei pneumatici, il che comporta un grave rischio per la sicurezza in caso di usura o danneggiamento delle gomme. 

 

Poca esperienza ma molta sicurezza 

Tuttavia, nonostante la poca esperienza degli italiani al riguardo, sembra che l’ego la faccia da padrone. Abbiamo anche chiesto quanto sicuri si sentissero di poter compiere tali lavoretti da soli e i risultati sono stati ben più alti dei precedenti. Le tre opere di manutenzione in cui gli italiani si sentono più sicuri sono il controllare le luci (81%), rabboccare il liquido dei tergicristalli (80%) e controllare la pressione delle gomme (74%). Per quanto riguarda invece i lavori in cui gli italiani si sentono meno portati vediamo al 51% il cambio dell’olio, al 46% il cambio dei filtri dell’aria e per il 45% il rabboccare il refrigerante

Sentirsi sicuri alla guida 

A questo punto ci siamo chiesti quanto sicuri si sentissero i nostri connazionali in diverse situazioni di guida. Alla fine dei conti una poca conoscenza della manutenzione base dell’auto non significa per forza una bassa autostima quando si deve effettivamente guidare. 

I risultati sono stati ben più alti, con la maggior parte delle persone che hanno dichiarato di sentirsi estremamente sicure nelle più svariate situazioni. Il 93% non ha nessun problema a guidare in autostrada, di notte (92%), con traffico intenso (90%) o in situazioni meteo avverse (80%). Un po’ meno sicuri si sentono i nostri guidatori all’estero, con un 66% che dichiara che non avrebbe problemi. 

 

Norme sulla revisione in vigore dal 2019 

Non è certo abbastanza tenere la macchina in buono stato e sentirsi un buon guidatore. Ogni 2 anni le macchine italiane devono fare una revisione, per assicurarsi che siano ancora in perfette condizioni e che non pongano un pericolo alla sicurezza individuale e pubblica. Ma quello che ci ha colpiti nell’ultimo anno sono stati i cambiamenti alle norme sulla revisione. 

Da marzo 2019 infatti i dati della revisione saranno pubblici e di libero accesso ai cittadini. Questi includono esito della revisione, chiaro chilometraggio al momento dei test e dati della macchina. In questo modo ad esempio chiunque volesse acquistare di seconda mano potrebbe controllare come è stato l’andamento delle varie revisioni di quella macchina e controllare che i chilometri combacino con quelli dichiarati sul portale governativo. 

Abbiamo chiesto ai partecipanti del nostro studio cosa ne pensassero di tali cambiamenti e ben 3 italiani su 5 non aveva la più pallida idea che questi esistessero. L’84% ha comunque dichiarato di considerare tali nuove norme come positive. Il 73% infatti pensa che queste nuove regole siano positive perché’ rendono i dati sulle auto chiari e il 40% pensa che il maggiore controllo sulle auto non sia altro che un bonus. Un altissimo 70% ha ammesso che queste nuove regole aiuteranno a mantenere un mercato di seconda mano più giusto e equo. 

Tuttavia non è mancato chi ha storto il naso. Il 54% degli intervistati che ha visto le nuove regole come negative, crede che i dati di un’auto non dovrebbero essere resi pubblici e che questo sia semplicemente un surplus di controllo da parte del governo (41%). Un preoccupante 38% ha ammesso di non gradire le nuove regole proprio perché’ renderà più difficile disfarsi di una macchina vecchia.

 

Gli italiani vogliono un test per prendere la patente diverso 

Dei 1000 italiani intervistati la media ha ottenuto la patente 22 anni fa, quindi è certamente passato un bel po’ di tempo. A questo proposito abbiamo voluto investigare cosa ne pensassero dell’esame per prendere la patente e se c’erano delle aggiunte al test che avrebbero voluto. 

Ebbene il 75% degli intervistati pensa che il test per prendere la patente vada in qualche modo cambiato, e ben un quarto di italiani pensa che dovrebbe essere più difficile! In particolare, gli intervistati sono d’accordo che il test dovrebbe includere una guida notturna (42%), una in autostrada (40%) e delle guide in condizioni meteo non idonee, quindi con neve o pioggia (25%). In effetti queste sono tutte condizioni normalissime per chi guida, quindi questa aggiunte sembrano più che ragionevoli. 

Ma a parte prenderla la patente, bisogna tenerla. Il 98% degli intervistati pensa che ci siano delle condizioni in cui è giusto che un guidatore rifaccia il test da capo. In particolare, il 43% pensa che sia giusto che un guidatore si rimetta a studiare per tenersi la patente se pizzicato a guidare in stato di ebrezza. Il 57% pensa che uno dei motivi per perdere la patente e quindi rifare il test dovrebbe essere aver causato degli incidenti e il 40% pensa che una volta raggiunta la soglia dei 70 anni sarebbe opportuno essere testati di nuovo per vedere se si è ancora idonei alla guida. 

 

Uomo o donna: cosa ne pensano?  

Ovviamente abbiamo anche valutato le varie statistiche in base al genere e all'età degli intervistati.

Come ci si poteva immaginare gli uomini si sentono più sicuri quando si tratta di apportare lavoretti di manutenzione alle auto, nonostante la maggior parte non ne abbia mai fatti. Ad esempio, il 78% degli uomini si sente sicuro di poter personalmente cambiare una gomma, mentre solo il 38% delle donne si cimenterebbe nell’impresa. Stesso vale per il controllo della pressione delle gomme a un 90% maschile vs un più basso 56% femminile. Stesso vale per il controllo dello spessore delle gomme (82% vs 51%) e per il cambio dei tergicristalli (83% vs 57%). 

Per quanto riguarda invece il sentirsi sicuro nelle varie condizioni di guida ancora una volta gli uomini sono i più fiduciosi, ma di poco. Se l’87% degli uomini si sentirebbe sicuro a guidare in condizioni meteo estreme, il 71% di donne concorda. Per quanto riguarda il guidare all’estero i maschietti si sentono sicuri per il 77% mentre soltanto una donna su due si cimenterebbe nell’impresa. Tuttavia, una volta intervistati sul numero di incidenti causati per colpa loro, ben il 41% degli uomini ha ammesso di essere stato nel torto in un incidente vs il solo 16% delle donne.

 

E l’età? giovanissimi vs baby boomers

L’età è un altro parametro con il quale abbiamo paragonato le varie risposte. Abbiamo messo a confronto il gruppo tra i 18/24 e i 55+ (i cosiddetti baby boomers). I giovanissimi sembrano molto più dediti alla manutenzione della loro macchina, con il 29% che si è effettivamente preso la briga di cambiare una gomma vs solo l’8% dei baby boomers. Stessa storia per il cambio dell’olio che i giovani effettuano personalmente una volta al mese almeno (24%) vs i baby boomers che si cimentano nell’impresa solo per il 14%. Anche altre parti del veicolo trovano più fortuna con i giovani dai 18 ai 24 anni. In particolare, il controllare la batteria, che le nuove generazioni compiono una volta al mese o più spesso per il 29% vs solo il 5% dei boomers. 

Tuttavia, nonostante la netta differenza tra i giovani e i 55+ sulla frequenza di una manutenzione fai da te, entrambe le fasce di età si avvicinano quando si parla di sentirsi in grado di apportare lavori di manutenzione. Ad esempio, entrambi si sentono sicuri al 62% di essere in grado di cambiare una gomma da soli, ma soltanto l’8% dei baby boomers l’ha effettivamente fatto in passato.

Per quanto riguarda invece le regole sulla revisione sia i giovanissimi che i baby boomers pensano che i cambiamenti siano positivi. Entrambi sono d’accordo che il maggiore controllo da parte del governo e la trasparenza dei risultati siano fattori positivi.

Alcuni invece vedono questi cambiamenti come negativi, ma non tutti per la stessa ragione. Ad esempio, la generazione dei 55+ pensa alla privacy molto più della generazione social, il che forse non è così sorprendente. Di coloro che credono che le nuove norme sulla revisione siano negative, il 75% dei baby boomers crede che tali risultati non dovrebbero essere pubblici vs solo il 30% dei millennials (25-34 anni). I giovanissimi invece si preoccupano degli affari; il 60% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni che vedono i cambiamenti come negativi, pensano che il tutto renderà la vendita di auto usate più difficile. 

Quando si tratta invece di guidare e di sentirsi sicuri delle proprie capacità su strada, sono i baby boomers a farla da padrone. Il 63% non ha nessun problema a guidare in autostrada vs solo il 48% dei giovanissimi e anche la guida prolungata per più di 3 ore riscuote più consensi dai 55+ al 48% vs il 28% dei 18-24.

Ma forse la più grande differenza si trova nella domanda su chi dovrebbe rifare il test per la patente. In generale il 22% dei giovanissimi pensa che tutti dovrebbero essere testati nuovamente ogni 10 anni (vs il 10% dei boomers). Interessante come, forse vista l’età, un italiano su due tra i 18 e i 24 pensa che i guidatori di 70 e passa anni dovrebbero rifare il test, concezione a cui i baby boomers si oppongono, concordando soltanto al 24%. 

 

Quindi chi sono i guidatori migliori?  

La domanda finale, chi è che guida meglio? Uomini, donne, giovani, anziani? Alla domanda su quale dei due sessi guidi meglio, solo il 3% degli italiani pensa che le donne siano guidatrici migliori degli uomini. Giusto o meno, questi sono i risultati. Sembra invece che si abbia più fiducia nelle capacità di guida degli adulti piuttosto che dei ragazzi: il 44% degli italiani pensa che il gruppo dai 30 ai 50 anni guidi meglio dei più giovani di 30 anni. 

E cosa ne pensano uomini e donne? Anche qui, la bilancia pende dalla parte maschile, con solo il 13% delle donne che pensano di essere meglio degli uomini. Quando si dice darsi la zappa sui piedi da soli.

Tutto sommato speriamo di aver dato una visione di insieme sulle conoscenze e capacità dei guidatori italiani e la percezione di norme come la nuove revisione e come si dovrebbe ampliare il test per la patente.

 

L’esperto risponde

Parliamo di sicurezza, fondatore e CEO di ECU Testing, Roger Bagg, risponde.

“Ci sono diverse parti di una macchina che, se lasciate deteriorare, possono portare gravi danni alla sicurezza stradale. Tra queste ricordiamo le gomme, le luci, l’olio del motore, il liquido dei freni e i tergicristalli.

Una gomma sgonfia è pericolosa e può esplodere. Inoltre, una gomma troppo sgonfia può aumentare la distanza di frenata. Le gomme perdono più facilmente pressione nei mesi estivi, quindi è bene controllarle più spesso. Attenzione anche all’obbligo delle gomme invernali o di catene a bordo dal 15 novembre.

Perciò per assicurarsi di tenere la propria auto in condizioni ottimali ecco i lavori che è più facile fare da soli: mantenere i fluidi dell’auto, come olio e liquido per i tergicristalli, controllare le luci e la pressione delle gomme.”